Il Museo ha sede nel palazzo abbaziale del XV secolo, attiguo alla chiesa di San Dalmazzo, fulcro dell’Abbazia benedettina di San Dalmazzo da Pedona nel medioevo. Inaugurato nel 2005, il museo è il traguardo di dieci anni di lavori nella chiesa parrocchiale di San Dalmazzo.
Nel museo, grazie a una ricca documentazione illustrata, si osservano le evoluzioni architettoniche che hanno portato alla fondazione dell’Abbazia. Sin dall’ingresso è visibile la complessa stratificazione di strutture murarie di epoche diverse: le absidi della chiesa romanica (XI sec.) si sovrappongono ai resti dell’edificio di culto di età longobarda (VIII sec.). Il museo ospita un busto-reliquiario in argento risalente al 1594 (copia dell’originale custodito nella chiesa) e da grandi riproduzioni di dipinti con san Dalmazzo in veste di soldato romano della legione tebea, di evangelizzatore e di vescovo, con la palma del martirio o l’arma che lo uccise colpendolo al capo. La sala I percorre, con l’ausilio di ricostruzioni grafiche basate sul rilievo archeologico, le diverse fasi della lunga storia del sito: dalla necropoli romana alla prima chiesa cristiana fondata nel VI secolo sulla tomba attribuita al santo. Nella sala II l’attenzione è rivolta ai ritrovamenti archeologici di età romana nell’area della chiesa. La sala III contiene la ricostruzione della grande recinzione presbiteriale. Il disegno ricostruttivo in vetrina ne ipotizza le dimensioni evidenziandone la ricchezza decorativa, risultato del lavoro di una raffinata bottega di artigiani, che ricevevano i blocchi di marmo bardiglio cavati a Valdieri, montando poi i pezzi finiti nella chiesa.