Il massiccio dell’Authion, che domina le valli Roya, Vésubie e Bevera, è stato per secoli un settore strategico per il controllo delle principali vie di comunicazione tra Nizza e il Piemonte. Nel XVIII secolo vi si svolsero grandi battaglie e il sito era stato sommariamente attrezzato dall’esercito sardo prima di essere annesso alla Francia nel 1860.
Le costruzioni militari del massiccio dell’Authion furono costruite nell’ambito del programma del generale Séré de Rivières, capo del genio del ministero della guerra francese, in un contesto di tensioni internazionali che seguirono l’annessione della contea di Nizza alla Francia nel 1860 e la guerra del 1870.
Nel 1877 l’esercito francese iniziò a costruire mulattiere per accedere al sito del massiccio dell’Authion e facilitare l’approvvigionamento dei cantieri e quindi dei reggimenti che vi sarebbero stati posizionati. La strada che arrivava da Breil attraverso la valle della Maglia fu allargata e tra il 1887 e il 1894, sotto il salto della Déa, fu costruita una piccola galleria per attraversare una scarpata rocciosa.
Si tratta di opere di occupazione del sito, destinate ad impedire ad un avversario di impadronirsi del massiccio dell’Authion. Ogni forte include una caserma interna per i combattimenti. Le caserme non fortificate di Plan Caval e Cabanes Vieilles completavano l’offerta di sistemazione in tempo di pace.
Tre fortezze furono completate tra il 1887 e il 1900, sulle punte della Forca, delle Milles Fourches e dei Trois Communes.
In posizione sottostante rispetto a questi fortini furono costruite due caserme, a est di Plan Caval e a sud di Cabanes Vieilles.
Nello stesso periodo (1881-1893) gli italiani costruirono un campo trincerato presso il colle di Tenda (sei batterie da battaglia) per difendere la cresta settentrionale della Roya. Ma né le fortificazioni del sistema Séré de Rivières, né quelle del colle di Tenda furono teatro di combattimenti durante la prima guerra mondiale.
Durante gli anni Trenta nel massiccio dell’Authion furono costruite strutture della linea Maginot, più moderne, per adattare le linee di difesa all’evoluzione delle modalità di combattimento.