La prima menzione del castello di Malmort di cui si ha notizia risale al 1285.
La posizione dominante di questa fortezza su un sito roccioso di difficile accesso, con una vista molto ampia, è tipica dei rifugi-osservatori isolati istituiti dai Conti di Ventimiglia.
Il castello domina le gole della Roya da un’altezza di 500 m. Si affaccia sul paese di Saorge, rispetto al quale si trova circa 200 metri più in alto.
La fine del feudalesimo e l’integrazione di Saorge nelle terre dei Savoia nel 1388 ridussero il ruolo di Malmort.
Ancora sulla cresta rocciosa esposta a sud-ovest e nord-est, i resti del castello assumono la forma di una cinta rettangolare trapezoidale lunga circa 30 metri e larga da 10 a 18 metri, in cui si trova una torre larga circa 8 metri.
Tre lati sono protetti dai dirupi che li circondano, l’accesso alla porta d’ingresso sul quarto lato, molto irregolare e protetto dalla torre, non permetteva un accesso rapido.
Il versante nord-orientale è ancora abbastanza completo e si può osservare il suo rivestimento esterno di piccole pietre squadrate col martello, posate secondo letti regolari e buchi dei traversi di impalcatura. Si può ancora vedere la base del parapetto che proteggeva il cammino di ronda.
Rimane solo il basamento della cortina muraria sud-ovest e sud-est.
Le mura di nord-ovest e la torre, probabilmente utilizzata come abitazione, sono ancora abbastanza complete e le le feritoie che rimangono danno un’idea dell’aspetto che poteva avere il castello.
Si intuiscono i resti di una piccola torre secondaria, in posizione di bastione nell’angolo orientale, e possiamo immaginare che tali parti aggettanti esistevano agli angoli occidentale e meridionale e alle due estremità della cortina sud-occidentale, distrutta.