Capitale della comunità brigasca, antica terra di pastori e transumanza, La Brigue ha tutto il fascino di un villaggio medievale di montagna. I sovraporta scolpiti in bassorilievo, le facciate dipinte, i numerosi edifici barocchi raccontano lo splendore di un tempo che fu. L’attuale comune di La Brigue, che comprende la frazione di Morignole, fino al 1947 era capoluogo del comune italiano di Briga Marittima, del quale facevano parte le frazioni di Piaggia, Upega, Carnino (oggi appartenenti al comune di Briga Alta) e Realdo (attualmente parte del comune di Triora).
Tra il XIV e il XVI secolo, La Brigue fu un importante crocevia tra le tre mulattiere delle valli Roya, Tanaro e Nervia. Il comune si estendeva sulla sommità di queste tre valli e su tutto il bacino del torrente Levenza (affluente della Roya), dove le condizioni erano favorevoli allo sviluppo di una città principale e al commercio. Nel XIV secolo La Brigue toccò quota settemila abitanti e raggiunse il suo massimo splendore, con una florida economica basata sulla pastorizia, l’agricoltura, il commercio di prodotti caseari e lana.
La visita del paese, che segue l’argine destro del Levenza ed è attraversato dal Riù See, può prendere il via da place Saint-Martin, sulla quale si affacciano l’ufficio turistico e soprattutto l’omonima austera collegiata in stile romanico-lombardo, che al suo interno ospita diverse opere notevoli risalenti al XVI secolo. Non finisce qui, perché sulla piazza si trovano anche la cappella dell’Assunzione di stile barocco, all’interno della quale si trova un prezioso organo portatile del XVIII secolo e la cappella dell’Annunciazione, anch’essa barocca. Dalla piazza si prende la tortuosa rue Filippi per raggiungere i resti del castello dei Lascaris, che un tempo dominava il paese; da qui si ridiscende nel borgo ammirando i numerosi e tipici linteaux, architravi di ardesia adornati da simboli in bassorilievo di carattere religioso o filosofico. In place de Nice meritano una visita il museo Maison du Patrimoine e la cappella di Saint-Michel, dedicata al santo protettore dei pastori.
Si esce dal centro abitato per raggiungere il monumentale Pont du Coq (ponte del gallo), situato sulla strada che conduce al santuario di Notre-Dame des Fontaines, conosciuto come la Cappella Sistina delle Alpi Marittime per i suoi splendidi affreschi di fine Quattrocento che raffigurano la Passione di Gesù, alcune scene della vita di Maria, gli Evangelisti, i Padri della Chiesa e il Giudizio Universale.
Tra le eventi più caratterizzanti da non perdere la festa medievale che si svolge nel terzo fine settimana di luglio con cadenza biennale e la festa della brebis brigasque di fine ottobre con mercatino dei prodotti dell’artigianato locale, formaggi di pecora, miele di montagna, animazioni, passeggiate botaniche e il passaggio in paese delle greggi in transumanza.