Vernante fa capolino per la prima volta in un documento scritto nel 1041 con il nome Alverngnandus; la prima testimonianza di un’attività politica risale invece al 1221. Sottoposto a scorrerie saracene, fu terra di conquista per secoli fino a quando passò sotto il dominio dei Marchesi di Saluzzo nel 1230. Nel 1279 entrò a far parte della Contea di Tenda e della signoria dei Lascaris, sotto i quali conobbe il periodo di maggiore sviluppo. Nel XVII secolo il territorio di Vernante fu unito all’antica provincia di Cuneo, ma gli abitanti godettero ancora a lungo dei privilegi del contado di Nizza. A partire dal XVIII secolo fiorì l’esportazione di canapa grezza verso il contado di Nizza, mentre il secolo successivo segnò l’inizio dell’attività estrattiva di cave da cui si estraevano “pietre da mulino”.
Oggi Vernante è conosciuto come il paese di Pinocchio: sui muri delle case del paese sono infatti dipinti più di centocinquanta murales che raccontano le avventure del burattino più famoso del mondo; gli autori sono due pittori locali, Bartolomeo Cavallera e Bruno Carletto, che hanno ripreso le splendide tavole create dal grande illustratore Attilio Mussino per la più celebre delle edizioni dell’opera di Collodi, quella del 1911. Mussino, torinese di nascita, frequentò assiduamente Vernante e vi trascorse i suoi ultimi anni insieme alla seconda moglie Margherita Martini. A lui è dedicato l’omonimo museo a lato della chiesa parrocchiale di San Nicolao, nei locali sottostanti l’ex confraternita. Merita una visita anche il santuario della Madonna della Valle, evoluzione di una cappella dedicata a Nostra Signora della Valle citata negli statuti di Vernante nel 1554.
Conclusa l’epoca dello sviluppo industriale tra gli anni Cinquanta e Ottanta del ventesimo secolo, quando la vetreria costruita dal torinese Pietro Picco divenne un punto di riferimento nazionale per gli operatori del settore, Vernante ha sviluppato la sua vocazione turistica, ottimizzando lo sfruttamento delle risorse ambientali e naturalistiche e la disponibilità di collegamenti stradali e ferroviari internazionali e promuovendo la valorizzazione di percorsi escursionistici come La via dei Tèit che si snoda nel territorio del Parco Naturale delle Alpi Marittime e che collega l’abitato alla borgata Palanfrè, una manciata di baite in pietra ai margini di un grande anfiteatro erboso che si alza verso la Costa di Pianard. La borgata, interessata da un intervento di valorizzazione nel 2002, è riparata dalle valanghe da uno splendido bosco di faggi secolari; con un’ora di passeggiata, seguendo un Sentiero Natura attrezzato e segnalato, si può fare il giro della faggeta. Da citare poi anche il ricco calendario di manifestazioni, con la tradizionale Festa dell’Assunta (metà agosto) a farla da padrona e il Pinocchio dell’anno, una serie di spettacoli teatrali e eventi di vario genere dedicati al celebre burattino che si svolgono a metà aprile.
Per ammirare uno splendido panorama del paese e delle montagne che lo circondano si consiglia di salire alla Tourusela, il Castello medievale di Vernante, costruito tra il 1275 ed il 1280 dal Conte Pietro Balbo di Tenda. Per godere invece delle prelibatezze gastronomiche è ricca e varia l’offerta di punti ristoro dove è possibile gustare i piatti della tradizione, Raviole Vernantine e Siule Piene, che vantano il marchio DE.CO.