La posizione di La Brigue, discostata dall’antica strada reale di Savoia (attuale RD 6204), può sollevare dubbi sull’origine delle ricchezze storiche di questo villaggio.
Quando il conte Guglielmo Pietro II di Tenda morì nel 1369, suo figlio minore fondò il ramo brigasco dei Lascaris e iniziò una politica di apertura, a differenza del ramo di Tenda. Tra il XIV e il XVI secolo, La Brigue divenne così un importante crocevia tra le tre mulattiere delle valli Roya (verso Nizza), del Tanaro (verso il Piemonte) e del Nervia (verso la Liguria). Il comune si sviluppava sulla cima di queste tre valli e sull’intero bacino del Levenza (affluente del Roya) dove le condizioni erano propizie allo sviluppo di un nucleo abitativo legato agli scambi commerciali.
Fu solo nel 1575 che Tenda integrò le terre sabaude, favorendo lo sviluppo di un percorso sicuro attraverso il Colle de Tenda. Così, fino all’inizio del XVII secolo, la mulattiera Nizza – Torino via La Brigue, come l’accesso verso Genova via Triora, permisero alla popolazione di arricchirsi.
L’itinerario proposto consente di scoprire un gran numero di architravi decorati scolpiti nello scisto nero di Réaldo, nonché una varietà di opere rappresentative.