Nel X° secolo, il territorio Vermenagna-Roya fu occupato dai Saraceni. Dopo la loro partenza, il rinnovamento religioso delle grandi abbazie benedettine, tra cui quella di Pedona (Borgo San Dalmazzo) accompagnò la feudalizzazione della società nell’ XI ° secolo, da parte dei marchesi di Saluzzo e dei Conti di Ventimiglia.
I monaci diedero impulso alla costruzione di chiese e cappelle secondo i loro criteri: pianta basilicale, abside e absidiola a semi-cupola, campanili laterali a tetto absidale, decori di fuga d’archi e lesene.
I signori impiantarono delle fortezze strategiche tra Ventimiglia e Cuneo e fortificarono i paesi dove si radunavano le comunità infeudate.
Tra l’XI ° e il XIV° secolo, le murature a rivestimento di blocchi intagliati a martello e erette tramite letti regolari sono evolute lentamente. In seguito, lo sviluppo delle polveri esplosive nel XV ° secolo, facilitò la produzione di pietre di costruzione non intagliate, e della calce che consentiva di impilarle più rapidamente con più malta.
I resti delle fortificazioni feudali, delle chiese e delle cappelle, delle viuzze mulattiere collegate da passaggi stretti , architravi scolpiti e affreschi a simbologie religiose, sussistono sul territorio.
L’itinerario “medievale” propone di scoprire le testimonianze più rilevanti di questa epoca.