Fornace Borgogno, corso Mazzini n. 119
Acquistata da Francesco Borgogno nel 1895, che sopraelevò la ciminiera di circa 2 metri nel 1929, la fornace produsse mattoni e calce fino agli anni ’30 del XX secolo. L’attuale segheria, nata come industria a latere per la produzione di assicelle, si è oggi specializzata nel commercio del legno per uso industriale.
Fornace Musso, via Valdieri n. 66
Proveniente da Mondovì, il Cavalier Alessandro Musso possedeva già là una fornace per la produzione della maiolica, istituì a Borgo San Dalmazzo una fornace, tra le prime per la produzione della calce e tra le prima con un forno a sistema Offman. Con la produzione di laterizi, si rese necessaria la costruzione di un’altissima ciminiera in cotto. Il massimo della produzione si raggiunse a inizio XX secolo (produzione calce, mattoni, ghiaia e scampoli)
Fabbrica di Birra Parola, via Garibaldi n. 61
Nel 1874 nacque una delle prime industrie per la produzione della birra e dell’acqua gassata. Nel 1876 aveva già raggiunto una tale rinomanza da esser considerata da Garibaldi una medicina contro la febbre. Nel 1951, con l’inizio dello sfruttamento di fonte Camorej, si collocò un tubo di acciaio vetrificato lungo 1650 metri per collegarla allo stabilimento di via Garibaldi.
Ex stabilimento Bertello, via Boves angolo via Vittorio Veneto
Nel 1912 il signor Enrico Bertello di Chieri acquistò la piccola tipografia esistente trasformandola in Tipografia Perrier di Bertello e trasferendola, nel giro di due anni, nell’attuale posizione dell’Istituto grafico Bertello e ponendola in primo piano nel campo della tipografia a livello italiano. Lo stabilimento ha cessato di funzionare a fine XX secolo, per poi assumere nuove e molteplici destinazioni d’uso con un progetto di riqualificazione di inizio XIX secolo.