Le antiche strutture di approvvigionamento idrico, adattate alla complessità topografica dei quartieri del comune, costituiscono un notevole complesso patrimoniale.
Chilometri di muri di terrazzamenti hanno permesso il controllo dell’erosione e molti canali di irrigazione hanno trasportato l’acqua da sorgenti e ruscelli a siti troppo secchi per la coltivazione. Questi canali a gravità hanno una portata con una sezione corrente di circa 30-40 cm.
Ormai sui canali ancora in funzione l’acqua scorre raramente all’aria aperta, ma in tubature, il che riduce gli interventi di manutenzione, ma va di pari passo con il degrado di opere che non sono più adeguatamente controllate e riparate.
Nei pressi della RD 6204 i resti di due canali abbandonati mostrano eccezionali strutture murarie ”equilibriste”: il canale del Nocé (a nord delle gole omonime) e il canale del Bendola (nei pressi della confluenza con il Roya).