L’insieme degli impianti idroelettrici di Fontan è stato creato dalla società privata EELM (Energie électrique du Littoral méditerranéen).
I lavori furono affidati alla Société des grands travaux de Marseille il 1° luglio 1912 e durarono fino al 1914.
Il bacino è costituito da una diga in muratura attraverso il Roya, su uno stretto passaggio delle gole di Paganin, proprio a valle dell’ex confine franco-italiano, sotto la centrale idroelettrica di Paganin.
Catturata a 527 m di altitudine, l’acqua entra nella condotta forzata lunga 3,4 km. Una caduta di 100 m aziona le due turbine della centrale idroelettrica, situata a quota 425 metri.
L’impianto fu messo in funzione nel maggio 1914. Il cantiere impiegò più di 500 lavoratori per quasi due anni.
Gli elementi modernisti della centrale elettrica, l’architettura e alcune attrezzature, tra cui la condotta chiodata, rivestono un interesse patrimoniale.
L’8 aprile 1946 con la legge sulla nazionalizzazione delle 1.450 società francesi di produzione, trasmissione e distribuzione di elettricità e gas nacque la EDF-GDF. Con il trasferimento degli accordi, gli impianti di Fontan sono entrati a far parte del patrimonio della società nazionale che è poi diventata EDF, stabilimento pubblico di tipo industriale e commerciale (EPIC).