Chiesa parrocchiale del Saint-Sauveur

La chiesa si trova sulla piazza principale del paese medievale, una terrazza costruita su un sito molto scosceso. L’abside si trova su un dirupo che domina l’ingresso nord del paese.


Accessibilità No

Visitabile Si

La chiesa del Saint-Sauveur fu completata intorno al 149, a seguito di un incendio che aveva devastato il villaggio nel 1465 e aveva distrutto la vecchia chiesa.

Si trova su un sito molto ripido. Rivolta ad ovest, l’abside domina un dirupo. La navata laterale settentrionale, situata contro la parete rocciosa raddrizzata, è dominata dalla cappella dei Penitenti Bianchi. Il sagrato della chiesa è stato creato su terrazzamento nel pendio per sterro e riporto.

Gli ampi archi semicircolari che separano la vasta navata centrale dalle strette navate laterali sono rappresentativi delle chiese basilicali ancora costruite durante il periodo di transizione noto come gotico alpino.

A partire dall’inizio del XVII secolo, nell’ambito della Controriforma, la chiesa iniziò ad essere riarredata in stile barocco. Le cappelle laterali furono fondate dai notabili e dalle confraternite della città tra il 1610 e il 1663. Gli altari e le pale d’altare furono decorati in stile rocaille.

All’inizio del XVIII secolo nel coro fu collocato un nuovo altare maggiore, incorniciato da due cappelle, anch’esse barocche. Anche il coro superiore fu ristrutturato con lesene, cornici e affreschi.

Il campanile quadrato fu costruito nel 1812. È rivestito da un bulbo con tegole a squame policrome smaltate ispirate allo stile ligure.

Il portale principale ha mantenuto la sua cornice originale, con un architrave del XV secolo che rappresenta l’agnello pasquale. Il timpano è decorato con un quadro successivo che rappresenta i simboli del papato tra i rami d’ulivo.

L’altare maggiore a gradini (1734) con ali laterali a spirale con decorazione rocaille e teste d’angelo è decorato con intarsi in marmo tipici dello stile ligure dei primi del XVIII secolo. Separa il coro dal coro superiore. Sotto l’altare una nicchia chiusa con una doppia porticina in rame sbalzato che rappresenta il paese contiene la cassetta delle reliquie di San Claudio, patrono di Saorge dal 1691.

La volta del coro e quella del coro superiore presentano ornamenti figurativi con la tecnica del trompe-l’oeil. I quattro evangelisti sono rappresentati nelle usuali forme allegoriche.

Il coro superiore è circondato da stalli in noce del XVIII secolo. Si vede un quadro di San Claudio che presenta Saorge alla Madonna con Bambino.

Condizioni di visita

Dalla RD 6204 prendere la RD 38 a Fontan. Parcheggio all’entrata del paese.
L’accesso alla chiesa, situato nel cuore medievale del paese, non è adatto ai diversamente abili a causa dei vicoli in forte pendenza e dei numerosi gradini da superare.
Apertura al pubblico quotidiana (10-18)

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Ulteriori informazioni

Bibliografia

  • Astro Charles et Thevenon Luc, La peinture au XVIIe siècle dans les Alpes-Maritimes, Éditions Serre, Nice, 1985
  • Botton Charles et Gaber Jean, Histoire de Saorge et Fontan, Les Editions du Cabri, Breil-sur-Roya, 2009.
  • Cabagno Joseph, Visite archéologique, historique et religieuse de Saorge « Village monumental », Mémoires, Tome XV, Institut de préhistoire et d’archéologie des Alpes-Maritimes, 1971-1972.
  • Rodi Silvano, Saorgin René, Orgues historiques des vallées de la Roya et de la Bevera, Les Editions du Cabri, Breil-sur-Roya, 2003.
  • Thévenon Luc, L’art du Moyen Âge dans les Alpes méridionales, Éditions Serre (collection patrimoines), Nice, 1983.
  • Thévenon Luc et al., Pénitents des Alpes Maritimes, Editions Serre, 2008.

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