Durante la seconda metà del XII secolo e nel XIII secolo la contea di Ventimiglia si trovò nella morsa tra due grandi potenze quali la Repubblica di Genova e la Provenza. I conti di Ventimiglia vendettero il loro feudo alla Provenza, ma questa decisione fu contestata da due membri della famiglia, i conti Pietro Balbo e Guglielmo Pietro I, che si stabilirono a Tenda intorno al 1258 per preservare i feudi situati ai lati dei crinali verso il Piemonte.
Dopo il 1388 la contea di Nizza passò sotto il dominio dei Savoia e i conti di Tenda detenevano il miglior passaggio tra Nizza e Torino. Molti convogli facevano una deviazione per sfuggire alla potenziale insicurezza sui loro possedimenti.
Nel 1575 Tenda passò finalmente sotto il controllo dei Savoia. La cittadina di Tenda si estese rapidamente fuori dalle mura lungo la nuova strada. Le confraternite professionali e quelle dei penitenti si svilupparono, costruendo due nuove cappelle nel paese e dotando la collegiata di altari riccamente decorati secondo la moda barocca.
Il castello di Tenda fu distrutto durante l’occupazione rivoluzionaria francese.
Il complesso dell’organizzazione del centro medievale, delle sue fortificazioni e la sua espansione lungo la strada, così come le numerose decorazioni rinascimentali e barocche delle porte, delle cappelle e della collegiata, raccontano la storia della comunità tendasca.
L’onnipresenza della pietra verde di Tenda nella cittadina per la decorazione di architravi e monumenti, ma anche per opere più modeste, pavimentazioni e tetti, crea una singolarità notevole nei vicoli.