La Rocca di San Sudario rappresenta l’ultima propaggine della catena divisoria delle vallate Vermenagna e Gesso. Rilievo di modeste dimensioni, deve avere però giocato un ruolo strategico nello sviluppo del comune, tanto da essere rappresentato nello stemma araldico nel quale, sulla sommità viene rappresentata una Torre, probabilmente in riferimento all’insediamento incastellato citato da alcune fonti e di cui oggi non restano che alcuni ruderi illeggibili.
Il castello di Roccavione è documentato a più riprese in riferimento a vicende belliche e atti giudiziari che hanno riguardato il territorio comunale. Pur nella mancanza di informazioni certe, è probabile che il castello fosse collocato sulla sommità della Rocca di San Sudario, costruita per garantire un punto di osservazione strategico sull’imboccatura delle valli Vermenagna e Gesso. La struttura perse progressivamente importanza fino al XVI secolo quando venne definitivamente abbattuta per ordine dei Duchi di Savoia. Circa un secolo dopo, nel 1561, sui resti del castello venne eretta una piccola cappella dedicata al Santo Sudario. Documentata a più riprese tra XVII e XVIII secolo la cappella venne demolita nel 1786 perché diroccata.
Oggi risulta impossibile ricostruire l’estensione del castello e della cappella, i ruderi presenti sulla sommità della rocca sono troppo frammentari per lasciare ricostruire l’antica organizzazione del sito. Quello che è certo è che l’ambiente della Rocca è affascinante per la sua posizione aggettante sull’abitato.