Il nome Granile, derivato da grano, ricorda che questo sito ad un’altitudine di 1.000m era favorevole alla coltivazione del grano.
Le origini della frazione di Granile non sono documentate, ma si sa che nel marzo 1770 Granile contava 42 abitanti e verso il 1840 ne contava 200.
Il borgo, dove la strada è arrivata solo nel 1971, è stato colpito dall’esodo rurale del XX secolo conservando così la sua configurazione e il suo aspetto storico, ben mantenuto dai residenti.
Il calcare biondo delle creste che dominano il sito è molto presente nel borgo, nelle pareti e negli affioramenti naturali così come nelle facciate. Queste ultime sono state raramente rivestite a causa delle difficoltà di approvvigionamento di sabbia attraverso i muli, ma anche per il basso reddito degli abitanti.
I tetti sono coperti di lose estratte più in basso nelle gole di Paganin, accessibili attraverso un ripido sentiero dalla frazione di Berghe Superiore (comune di Fontan).
Alcuni vicoli e scale conducono alle case di Granile, che hanno la particolarità di avere balconi filanti, generalmente in legno, che evidenziano e punteggiano le facciate del borgo.
Una chiesa e una piazza costruita dalla nascente popolazione a partire dal 1772 diedero un indirizzo all’organizzazione del borgo.
Questa chiesa è un interessante esempio delle numerose cappelle rustiche di campagna barocche del XVIII secolo nella regione. Fu eretta come “cappella campestre” alle dipendenze della chiesa madre di Tenda.
La facciata principale della chiesa è sormontata da un frontone triangolare e illuminata da una finestra semicircolare simile alle tre finestre laterali della facciata sud. All’interno, le finestre mancanti a nord e nel coro sono state dipinte a trompe-l’oeil. La navata neogotica a cielo stellato, dipinta a fine dell’Ottocento, è prolungata da un coro più stretto, che a sinistra, in trompe-l’oeil, presenta una curiosa loggia con balaustre e sipario teatrale. Nel novembre 1839, con l’aumento della popolazione e la necessità di un sacerdote permanente per questo borgo isolato, Granile divenne parrocchia. La cappella fu consacrata come chiesa di Sant’Anna, madre della Beata Vergine Maria. Furono definiti i confini della nuova parrocchia e venne nominato il primo vicario. Dopo l’annessione di Nizza alla Francia (1860) la frazione di Granile fu incorporata nella diocesi piemontese di Cuneo poiché Tenda e Briga erano divenute italiane. Questa piccola e povera parrocchia ai confini della diocesi non attirava sacerdoti residenti; coloro che fornivano i servizi e i sacramenti venivano generalmente da Tenda.
Il 14 agosto 1886 le parrocchie di Tenda, Briga e Granile furono annesse alla sede vescovile di Ventimiglia, e Granile fu nuovamente dotata di sacerdoti tra il 1891 e il 1933.
Nel 1933 il governo Mussolini vista la posizione di Granile vi istituì una milizia di confine, requisendo il presbiterio per 9 anni. L’allora sacerdote che vi si oppose fu spostato e la parrocchia rimase senza sacerdote fino al 1941, quando fu nominato l’ultimo titolare.
Dopo la guerra la popolazione del borgo diminuì inesorabilmente a causa dell’esodo rurale legato alla mancanza di sbocchi per la produzione del borgo dovuta all’assenza di strada carrozzabile.
La popolazione attuale, in parte composta da residenti secondari, si prende cura del borgo con passione.