Il 4 gennaio 1092 la popolazione di Saorge donò all’abbazia di Lérins (Cannes, dipartimento delle Alpi Marittime, Francia) la chiesa di Sainte-Marie da poco ultimata e le sue dipendenze nella Bendola. In cambio i monaci di Lérins si impegnarono a celebrare le funzioni quotidiane e le preghiere per i defunti.
La prima arte romanica lombarda è caratterizzata, per l’architettura delle chiese, da una pianta basilicale con navate laterali con un capocroce a tre absidi e un campanile laterale esterno. Le cappelle e le chiese avevano poche aperture.
La Madone del Poggio presenta così una pianta basilicale composta da una navata a tre campate, incorniciata da due lati inclinati, prolungata da un’abside e da due absidiole nel semicatino.
I capitelli delle quattro colonne, simili a quelli di Breil (della Madone du Mont e della antica chiesa del paese, riutilizzati poi nel Monumento ai caduti), e la loro collocazione su brevi colonne tra vasti archi semicircolari dimostrano che queste ricostruzioni con sopraelevazione furono contemporanee, forse nel XIV secolo, a seguito della stessa causa di distruzione non identificata.
La volta a botte della navata principale è sorretta da pareti che si innalzano sopra le arcate che la separano dalle navate laterali. Questa navata è illuminata da vetrate laterali nella parte superiore. Le navate laterali, anch’esse coperte da volte a botte, sono più basse.
Il campanile laterale fu ricostruito nel 1511, forse riutilizzando la base originale. Alto trenta metri e largo 4,60 metri, è in stile tardo romanico lombardo. Ha sette piani ed è coperto da una piramide esagonale.
Sul portale laterale originale sono visibili i resti di un affresco, pulito e stabilizzato nel 2000, che presenta diversi riquadri. Nel timpano possiamo vedere l’incoronazione della Vergine sormontata da angeli. L’Annunciazione dell’arcangelo Gabriele è visibile nel fregio orizzontale inferiore, accompagnata da un filatterio. Due santi protettori incorniciano il tutto. Resti di testi a carattere gotico ci permettono di datare l’affresco intorno al 1470, e lo stile ci induce ad attribuire questo affresco a Jean Baleison, che all’epoca lavorava nella regione.
Nell’abside sono ancora visibili diversi pannelli, sempre in stile gotico. Nel fregio orizzontale superiore si trova l’Incoronazione della Vergine circondata da angeli musicanti (immagine incompleta). Il fregio orizzontale centrale mostra la Presentazione al Tempio e lo Sposalizio della Vergine accompagnata da saltimbanchi; sulla destra si trovano alcune tracce dell’Annunciazione. Nel fregio orizzontale inferiore una Natività è individuabile dalla presenza del bue e dell’asino, e forse una fuga in Egitto non individuabile. Una nicchia centrale, incorniciata da due angeli, ospitava una statua della Vergine Maria.