Il cimitero di Borgo San Dalmazzo conserva la tomba monumentale dell’Ing. Grandis realizzata da Leonardo Bistolfi. Il monumento sepolcrale è denominato “La bellezza della morte” e fu voluto dalla vedova dell’Ing. Sebastiano Grandis, la signora Antonina Imberti nel 1895. Considerato uno dei capolavori dello stile Liberty, il monumento si compone di un altorilievo in marmo raffigurante il defunto che giace nel sepolcro, sotto un arco a sesto ribassato. Sulla sinistra vi è una figura di donna in mezzo ai fiori, la “Bellezza”, il cui viso risalta nel chiaroscuro dell’arco; questa figura femminile è avvolta in drappeggi che scendono fino alla base del monumento ed è colta nell’atto di aspirare i profumi dei fiori che tiene in mano. In alto a sinistra un fregio raffigura gli operai al lavoro con una perforatrice e ricorda l’opera il traforo del Frejus di Grandis. Da una fotografia d’epoca, si vedeva come l’opera fosse ancora contornata da una cornice composta da edera, asportata con i lavori sulla cinta muraria postbellici.
Bistolfi nacque il 15 marzo 1859 a Casale Monferrato; frequento dapprima l’Accademia di Brera, per poi passare nel 1880 all’Accademia Albertina di Torino, dove ebbe Odoardo Tabacchi come maestro. Di ispirazione romantica, fu autore di monumenti e ritratti. Nel 1902 fonda, con amici, la rivista “L’arte decorativa moderna” e nel 1905 espone alla Biennale di Venezia. Fu Senatore del Regno d’Italia e morì nel 1933.