La valle delle Meraviglie, che si trova nel territorio del comune di Tenda, rappresenta uno dei più importanti complessi di incisioni rupestri d’Europa. I due siti delle Meraviglie e di Fontanalba, uno su un versante e uno sull’altro versante del Monte Bego, si trovano in alta montagna all’interno del Parco Nazionale del Mercantour; per via della loro collocazione non sono accessibili a tutti.
Il Dipartimento delle Alpi Marittime ha creato il Museo delle Meraviglie per presentare al pubblico questo patrimonio eccezionale.
La ricchezza dei manufatti e dei documenti esposti e il realismo dei personaggi rappresentati raccontano la vita degli uomini nell’Età del Rame e nell’Età del Bronzo antico.
La visita si conclude con un allestimento illustrato sulla vita dei loro discendenti tendaschi.
Il Museo delle Meraviglie e il suo sito web, strumenti di conservazione, ricerca ed esposizione del patrimonio archeologico, mirano a essere strumenti per la trasmissione delle conoscenze raccolte dai ricercatori.
Le collezioni e le esposizioni didattiche coprono varie aree.
Il fondo del museo è composto da una notevole serie di reperti archeologici.
Di vari materiali e nature (armi e utensili in selce o metallo, ceramica, ornamenti in pietra o metallo), questi oggetti illustrano l’evoluzione delle civiltà dal periodo Neolitico (6000 a.C.) fino all’Età del Ferro (800 a.C.).
Fanno anche luce sul contesto in cui sono state realizzate le incisioni riflettendo la vita quotidiana dei pastori e contadini giunti al Monte Bego dalla costa e dalla pianura piemontese tra il 2200 e il 1700 a.C. prima della nostra era.
La parte etnologica del museo è costituita per la maggior parte da una selezione di oggetti incisi provenienti dalla valle Roya e dalle alte valli piemontesi.
Il supporto di questi oggetti incisi è il legno intagliato, con l’aiuto di un coltello, secondo motivi ricorrenti quali piccole ruote, rosoni, motivi geometrici, schematici o religiosi, date ed iniziali.
Gli attrezzi impiegati nell’agricoltura, nell’allevamento o nei lavori domestici sono anche incisi con figure che conferiscono loro una carica simbolica e profilattica.
Il museo illustra anche la storia naturale dell’alta valle Roya nella maniera più concreta possibile. Geografia, geomorfologia, geologia, fauna e flora delle Alpi vengono trattate attraverso plastici (cartine in rilievo, tagli di torbiera), teche dedicate alla geologia ma anche ricostruzioni a grandezza naturale dell’ambiente montano (piante endemiche, animali imbalsamati) chiamati diorami.