Gli organi lombardi (o piemontese nel caso di Fontan) che si trovano nelle cinque chiese della valle Roya furono costruiti o ridisegnati per queste chiese nel XIX secolo. Quelli di Fontan e Breil, del XVIII secolo, sono dei reimpieghi più o meno ricondizionati. L’insieme costituisce un patrimonio immobiliare e artistico di grande ricchezza. Sono stati restaurati negli anni ’70 e ’80 su impulso degli organisti Sant e Saorgin. Insieme agli altri organi della Strada Reale, della valle Bevera e della valle Vermenagna, ogni estate ospitano un festival internazionale di organo.
L’ordine per l’organo della collegiata di Saint-Martin fu affidato ai fratelli Lingiardi, organari di Pavia, nel 1847, e consegnato nel 1849.
La cassa e la tribuna sono state realizzate dall’ebanista Giovanni Battista Tosello di Limone, residente a Briga, secondo i disegni della cassa di Luigi Lingiardi.
Le decorazioni sui pannelli del parapetto della tribuna, in stile barocco in legno intagliato, dipinto e dorato, rappresentano strumenti musicali.
La cassa è incorniciata da due colonne con capitelli compositi che sorreggono un cornicione con maniglia a cesto evidenziato da un “sipario teatrale” in legno dipinto. Su ogni lato i balconi con parapetti in filo metallico nascondono la cassa e i suoi accessori. I cinque soffietti originali si trovano nelle scatole laterali.
Purtroppo nel 1925 e soprattutto nel 1957 questo organo subì profonde trasformazioni che lo portarono a perdere il suo carattere italiano.
Fortunatamente un restauro di Yves Cabourdin nel 1987 ha ripristinato il caratteristico stile originale basandosi sui documenti originali e sull’analisi di strumenti contemporanei ai Lingiardi.
La tastiera, non originale, ha un’ottava corta; la pedaliera “a leggio” ha un’estensione effettiva di dodici note cromatiche. Per quanto riguarda l’arrangiamento fonico ha un ripieno molto sviluppato e un gran numero di giochi da concerto.
Lo strumento di Briga è il più grande della valle Roya.