Negli anni Trenta del Novecento le fortificazioni ottocentesche del sistema Séré de Rivières che dominavano la Roya, ormai inefficaci contro i bombardamenti aerei, vennero sostituite nel contesto della creazione della linea Maginot.
Sulla linea Maginot le costruzioni in superficie si limitano a blocchi di calcestruzzo il cui numero dipende dall’importanza della struttura. Situato dietro la zona di fuoco, un blocco d’ingresso dà accesso ad una galleria che conduce alla caserma sotterranea. Se servito da una strada, questo blocco può avere una grande porta per veicoli carichi di munizioni e attrezzature. In questo caso la porta è protetta da un fossato con ponte levatoio.
La protezione è assicurata da uno o più blocchi utilizzati come camere di scoppio. Situata sulla lastra di un blocco dominante, una campana in acciaio permette l’osservazione oltre che la difesa ravvicinata. Queste casematte di combattimento e di osservazione sono sparse sul campo nella zona di fuoco. Tutti i blocchi sono collegati da pozzi e gallerie, a volte profonde più di 30 metri sotto la roccia, al riparo dai bombardamenti.