Il complesso noto con il nome generico di valle delle Meraviglie comprende diversi siti di incisioni rupestri, ad un’altitudine compresa tra i 1.900 e i 2.700 m, intorno al Monte Bego (2.872 m) e alla Rocca delle Meraviglie (2.659 m).
Sei siti sono in Francia: Meraviglie (972 ha) e Fontanalba (486 ha), ma anche Vallauretta, Valmasque, colle del Sabbione, lago di Santa Maria. Sul versante italiano si trova l’area del Vej del Bouc. La somma di questi siti ammonta a 14 km² distribuiti su una superficie totale di 40 km².
Il paesaggio minerale scolpito dallo scioglimento dei ghiacciai circa 10.000 anni fa nasconde un tesoro archeologico di circa 30-40.000 incisioni rupestri intorno al Monte Bego, la maggior parte delle quali risalgono a un periodo che va dal 3000 al 1600 a.C.
Riscoperte dagli studiosi alla fine del XIX secolo, le incisioni si trovano su pareti rocciose, e più frequentemente su affioramenti rocciosi (rocce montonate) o massi erratici (principalmente pelite e arenaria).
Dopo la fine del Neolitico, durante le età dei metalli, poi in epoca romana e infine in epoca medievale e moderna, gli uomini presenti su questi siti di alta montagna hanno lasciato rappresentazioni simboliche di diverso genere.
Le incisioni di bovini, carrozze, armi e le figure geometriche sono state realizzate durante la protostoria, mentre i motivi di stemmi, armi da fuoco, testi e disegni pastorali e popolari sono storici.