L’area denominata Bec Berciassa si situa alla confluenza dei torrenti Gesso e Vermenagna, su un’altura a m. 692 s.l.m., segnata da un piccolo pilone in posizione dominante sulle vallate circostanti, lungo itinerari transalpini attivi fin dalla Preistoria recente.
I primi studi del sito, risalgono all’inizio degli Anni Cinquanta del secolo scorso, quando il celebre studioso F. Rittatore Vonwiller eseguì due piccoli saggi che gli permisero di ipotizzare una frequentazione del sito a partire dal Bronzo Finale (XI-VIII a.C.), con una continuativa occupazione durante l’Età del Ferro, fino alla romanizzazione del territorio, avvenuta intorno al II sec. a.C.
Recenti indagini hanno confermato che l’area nei pressi del Bec, dall’età del Bronzo fino alla romanizzazione, ha ospitato un insediamento abitato dalle antiche genti celto-liguri dove capanne, probabilmente in legno, coperte di paglia, erano dislocate su terrazzi di pietre ricavati nel soleggiato pendio che scende in direzione di Robilante; mentre verso Roccavione, il luogo era “protetto” sia dai venti freddi del Nord, che dal pericolo di incursioni di uomini e belve, da uno scosceso pendio.