Conclusa la guerra contro i calvinisti nel 1573 Emanuele Filiberto I sottoscrisse una patente con la quale autorizzava la municipalità di Borgo San Dalmazzo a costruire una torre munita di orologio e campane che, con ogni probabilità, andò a sostituire una torre più antica. La torre venne edificata nei pressi della porta orientale che immetteva sull’antica via Nizza che attraversava l’abitato proseguendo verso il mare attraverso le valli Gesso e Vermenagna. Originariamente la torre faceva parte del municipio poi demolito alla fine del XIX secolo per fare spazio alla Piazza Nuova, oggi Piazza IV Novembre. L’orologio è un esempio di orologio a pesi nel quale i meccanismi sono messi in funzione da pietre assicurate a altrettante funi. Si tratta dell’unico esemplare a pesi attualmente funzionante in tutto il Piemonte; le due campane risalgono al 1901 e sono il risultato della fusione delle tre preesistenti. Il portico posto a fianco della torre risale invece alla fine del XIX secolo e ospitò per un breve periodo la sede del comune.
L’edificio ha subito vari rimaneggiamenti nel corso dei secoli, ma conserva il solido impianto quadrangolare originario. L’elemento di maggior pregio della torre è l’orologio monumentale a pesi che risale al 1837. Il funzionamento dell’orologio prevedeva un sistema di pesi che venivano messi in funzione da due pietre assicurate ad altrettante funi (una per l’orologio e una per la campana) avvolte su tamburi in legno che scendendo per gravità azionavano i meccanismi dell’orologio. Si tratta dell’unico orologio a pesi ancora attivo in Piemonte e fino agli anni Novanta le operazioni di ricarica venivano effettuate manualmente, mentre oggi un motore elettronico permette il riavvolgimento delle funi. Le due campane risalgono al 1901 e sono il risultato della fusione delle tre preesistenti.